Comunicato stampa 20-06-2024
A ridosso dell’approvazione alla Camera dei deputati della riforma sull’autonomia differenziata, che ha licenziato all’alba il provvedimento, il Comitato La via Maestra, al qualeaderiscono CGIL, Anpi, Libera, Federconsumatori e Sunia, intende evidenziare i pericoli che il percorso intrapreso ufficialmente questa notte riserverà al Paese.
“Esprimiamo grande preoccupazione per la definitiva approvazione della legge sull'autonomia differenziata. Una riforma che spacca il Paese rischiando di marginalizzare le Regioni più deboli e conseguentemente impoverire anche quelle più forti. Peraltro si sono già i visti i pessimi risultati in quelle materie già gestite dalla Regione Veneto, come la sanità e i trasporti. Sanità e trasporti che con l'invecchiamento della popolazione diventano semprepiù necessari.
In particolare nella nostra provincia, soprattutto nelle terre alte, in cui è ancora più evidente e acuta la mancanza delle possibilità di avere una sanità o un trasporto pubblico adeguato alle esigenze dei cittadini. Anche per questo il Comitato la Via Maestra intende proseguire con la sua attività di sensibilizzazione e informazione per il contrasto allo snaturamento della Costituzione”.
Ricordiamo che il Comitato la Via Maestra nasce da un accordo con le associazioni e i movimenti, che si ritrovano nello stesso asse valoriale della democrazia. La Costituzione è la strada maestra che indica la via per la pace, i diritti civili, l’ambiente, il lavoro, i salari, l’istruzione, la salute e la democrazia.
Il Paese non può crescere, se non insieme, nel solco di quel fondamentale principio di unità e corresponsabilità, che invita a ritrovare il senso autentico dello Stato, della casacomune, di un progetto condiviso per il futuro.
Sulla Via Maestra della nostra Costituzione, anziché promuovere delle autonomie differenziate, è necessario camminare insieme, tenendo assieme il principio di sussidiarietà con quello di solidarietà.
L’autonomia differenziata accentuerà gli squilibri già esistenti tra territori, aree metropolitane e interne, tra centri e periferie. La legge licenziata all’alba di oggi, con cui vengono precisate le condizioni per l’attivazione dell’autonomia differenziata – prevista dall’articolo 116, terzo comma, della Costituzione – rischia di minare le basi di quel vincolo disolidarietà tra le diverse Regioni, che è presidio al principio di unità della Repubblica.
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