“Anche se con un consistente ritardo dovuto ai tempi ancora troppo lunghi della politica, – commentano le Organizzazioni Sindacali – siamo soddisfatti di questo risultato, ma allo stesso tempo riteniamo che ci siano alcuni elementi da verificare e attenzionare, primo tra tutti il numero dei lavoratori somministrati, a prescindere dalla regione in cui hanno operato, potenzialmente beneficiari della misura, considerando che, ad una prima lettura, questo numero appare sottodimensionato, soprattutto se si considerano i lavoratori somministrati impegnati nel “piano vaccini”. Quest’ultimi infatti, citati in premessa nello stesso decreto interministeriale, soddisfano, come tutti gli altri, il requisito di lavoro al 1° maggio 2021. Occorre pertanto che venga garantito a tutti il diritto all’indennità!”
“Proprio su questi aspetti – concludono i sindacati – avvieremo immediatamente tutti gli approfondimenti necessari al fine di chiarire puntualmente l’applicazione e l’esercizio del diritto di questo importante e tanto atteso riconoscimento.”
NIdiL CGIL BELLUNO è a disposizione per la verifica di particolari problematiche o mancate erogazioni dell'indennità; erogazione che ribadiamo essere automatica a carico delle APL.
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