Comunicato stampa Sanità
Camera del lavoro di Belluno
14 aprile 2024
Comunicato stampa
Non è più il momento di tavoli permanenti, ma è il momento della mobilitazione, al fianco dei comitati di cittadini, che in questi anni si sono spesi per difendere un bene pubblico quale la sanità.
La Camera del lavoro di Belluno, per voce della sua segretaria, Denise Casanova, esprime l’urgenza di alzare il volume delle rivendicazioni, alla vigilia della manifestazione regionale per la sanità pubblica di questa mattina a Vicenza, promossa dal Covesap.
“Va bene denunciare la situazione di estrema difficoltà in cui versa la sanità pubblica in Veneto, perché non è più il tempo dei soli tavoli permanenti. A livello unitario abbiamo già effettuato due iniziative, una il 29 novembre dello scorso anno e una il 30 marzo, in cui abbiamo denunciato lo stato della sanità pubblica regionale e bellunese in particolare, occasioni in cui all’assessora Lanzarin abbiamo anche indicato come reperire le risorse da destinare alla sanità, aumentando l’addizionale regionale per i redditi più alti. A oggi dalla Regione non abbiamo ricevuto risposta alcuna”.
“Adesso” continua Casanova “è giunto il momento di mobilitarci, per ottenere riscontri concreti alle rivendicazioni, scendendo in piazza al fianco di quei comitati di cittadini che si sono spesi per difendere un bene pubblico com’è la sanità. Dopo anni di riduzione dei finanziamenti e del personale, che ha comportato un forte arretramento nell’organizzazione e nella prossimità delle strutture, nonché nell’accesso, nella qualità dei servizi e delle prestazioni, senza dimenticare il prolungamento dei tempi d’attesa, con la conseguente contestuale crescita della sanità privata, serve ora un cambiamento di rotta a tutti i livelli, per garantire l’erogazione dei livelli essenziali di assistenza e prestazioni sociali, rafforzando, altresì, il sistema della prevenzione, la filiera dell’assistenza territoriale, domiciliare, residenziale e l’integrazione socio sanitaria, tutto questo senza differenze territoriali, con il chiaro intento che devono avere i governi centrale e regionale di arrestare la privatizzazione della sanità, al fine di garantire a tutti il diritto alla salute”.
Alla volta di Vicenza si muoveranno in tanti dalla Provincia, sia con mezzi propri, sia con le corriere organizzate dai comitati e dallo Spi CGIL.
Guardando alla provincia di Belluno, Denise Casanova non può che ribadire la necessità di rilanciare i servizi socio sanitari, con particolare riguardo alle terre alte: “A Pieve di Cadore non si è rispettata neppure la “Golden Hour”, per garantire il servizio di urgenza/emergenza per le patologie tempo dipendenti, dopo aver eliminato la chirurgia d’urgenza e altri reparti fra cui Pediatria, Cardiologia e depotenziato il laboratorio analisi e Radiologia, sospeso il punto nascite senza reperibilità ginecologica. E la situazione per l’Agordino è analoga. Segnaliamo la gravità dell’assenza di un reparto Ostetrico-Ginecologico e Pediatrico. Più di una volta i parti sono avvenuti in ambulanza, durante il trasporto a Belluno. Questo comporta gravissimi rischi per madri e nascituri, come è successo di recente alla partoriente del Comelico. Si devono
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percorrere almeno 70 chilometri per raggiungere Belluno. E questo ci fa assomigliare sempre più ad un paese del terzo mondo”.
La Camera del lavoro di Belluno nell’immediato pensa alla manifestazione di Vicenza, ma guarda pure alla grande mobilitazione unitaria del 13 maggio a Milano, dove saranno ribadite a viva voce le rivendicazioni contenute nel documento conclusivo del XIX congresso. Tutti i temi contenuti nel manifesto che ha riassunto i lavori congressuali sono di assoluta importanza, dalla lotta alla precarietà a una fiscalità più equa, dalla crescita dei salari alla ferma contrarietà al progetto di autonomia differenziata, senza dimenticare la necessità di sostenere l’istruzione pubblica, ma la CGIL di Belluno anche a Milano ribadirà la priorità rivestita dalla sanità pubblica nei territori di montagna.
Camera del lavoro di Belluno che ha eletto la propria segreteria, che vede impegnati, attorno alla segretaria, Denise Casanova
Alessia Cerentin (Segretaria generale della FLC) ha assunto le deleghe alle
• politiche della formazione, come il diritto allo studio e la condizione giovanile
• PCTO (alternanza scuola lavoro)
• istruzione, formazione e fondi interprofessionali
• politiche della formazione sindacale
• politiche dell’immigrazione, accoglienza, integrazione e coesione
• antifascismo e antirazzismo
• politiche di genere, nuovi diritti e pari opportunità
Cerentin commenta, così, l’incarico conferitole: “Non si può pensare alla scuola legata dalla vita: è proprio in quest’ambito che si formano le nuove Cittadine e Cittadini di domani. La CGIL pensa alla scuola come un luogo in cui investire nel lungo termine, che punti a obiettivi plurimi ma soprattutto a soggetti diversificati e che comprenda tutto l’arco della vita, gratuita e garantita a tutte e tutti. Oggi è davvero importante continuare a parlare dell’Antifascismo, dal quale nasce la nostra Costituzione italiana, per mantenere saldi gli assetti istituzionali che, se cambiati, vedranno inevitabilmente modificati anche quelli del mondo lavorativo.