Manifestazione sanità Belluno
Oggi a Belluno si è tenuta una straordinaria manifestazione a difesa della Sanità Pubblica.
Più di 3000 persone hanno percorso le vie della città e gremito Piazza Duomo.
Il Covesap, il mondo delle associazioni e la Cgil del Veneto hanno scelto di tenere la manifestazione a Belluno anche a sottolineare la centralità della difesa del sistema sanitario pubblico in un territorio, quello bellunese, che per le sue specificità paga un prezzo altissimo alle scelte sciagurate del governo centrale, a cui non si oppone quello regionale, di ridurre anche in questa legge di bilancio, i fondi per il servizio sanitario nazionale.
Infatti i 3 miliardi che sembrano in più non coprono non solo il fabbisogno ma nemmeno l'aumento dei costi determinato dall'inflazione.
Con queste scelte di fatto si depotenzia il sistema pubblico e si favorisce la sanità privata.
36,5 miliardi sono la spesa delle famiglie italiane che per curarsi si sono dovuti rivolgere al privato e sempre piu' persone rinunciano alle cure.
In un paese in cui le tasse che finanziano anche il Servizio Sanitario Nazionale le pagano, per oltre l'85 per cento, i lavoratori dipendenti e i pensionati per dovere poi pagare di nuovo, solo chi può farlo.
A Belluno abbiamo gli ospedali di montagna svuotati di competenze professionali, chi è malato deve recarsi agli ospedali di Belluno o Feltre con viaggi di ore e pericolo per la vita in caso di emergenze.
A questo si aggiunge il fatto che mancano medici di base, guardie mediche, pediatri, medici del Suem 118.
Per non parlare delle carenze per la salute mentale, delle liste d'attesa, delle dimissioni protette, della situazione delle case di riposo.
Di fronte a questo quadro dalla direzione dell' ULSS 1 si continua con la narrazione che va tutto bene, minimizzando le enormi criticità che da tempo segnaliamo.
Oggi la popolazione di Belluno ha testimoniato che questa situazione non è più sostenibile e che continuerà a mobilitarsi per assicurare ai bellunesi una sanità pubblica di qualità.
Segretaria generale Cgil Belluno Denise Casanova Crepuz