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Comunicato Stampa su infortuni e malattie professionali

SICUREZZA E SALUTE NEI LUOGHI DI LAVORO: ELABORAZIONE DEI DATI REGIONALI 2023 SU INFORTUNI E MALATTIE PROFESSIONALI

In Veneto si muore ancora di lavoro, per infortuni o per malattie professionali. Ci si ammala come e più di trent’anni fa a causa dell’esposizione all’amianto o ad agenti inquinanti come la silice, responsabile della silicosi, patologia dell’apparato respiratorio in preoccupante aumento per quanto riguarda le malattie professionali.

Tiziana Basso, Segretaria generale Cgil Veneto: “I dati sono preoccupanti perché dimostrano la drammaticità della situazione. Per questo chiediamo da tempo alla Regione Veneto che affronti questa criticità, anche in occasione del rinnovo del Piano strategico per la tutela della salute e della sicurezza sul lavoro. La strada da percorrere prevede un lavoro di condivisione degli obiettivi fra tutti i soggetti coinvolti: istituzioni, enti preposti al controllo e alla prevenzione e parti sociali. Rispetto ai primi casi di morti sul lavoro che si sono verificati in questo inizio anno, si riconfermano purtroppo le caratteristiche del fenomeno rispetto al 2023: età avanzata delle persone che hanno perso la vita, ambito di appalti e subappalti, criticità relativa alla qualità e all’efficacia della formazione su cui da tempo stiamo battendo. Dobbiamo portare la cultura della prevenzione nei luoghi di lavoro, anche con il supporto delle parti datoriali. Per quanto riguarda la questione delle malattie professionali, l’aumento dei tumori legati all’esposizione dell’amianto, come anche quello delle patologie respiratorie da inalazione da silice, ci fa tornare indietro a malattie che pensavamo superate: chiediamo alla Regione un piano sull’amianto che affronti sia la sorveglianza sanitaria dei lavoratori esposti sia il tema delle bonifiche, tema che non è più rinviabile”.

Silvana Fanelli, Segreteria regionale Cgil – delega su Salute e Sicurezza: “I dati recentemente pubblicati dall’Inail riguardo infortuni e malattie professionali nel Veneto sono preoccupanti: siamo la terza regione in Italia per infortuni denunciati e la seconda per quanto riguarda gli infortuni mortali che, per quanto riguarda le morti in occasione di lavoro, non decrescono. Questo ci fa pensare che la strada da intraprendere nell’organizzazione del lavoro e negli investimenti in sicurezza è ancora lunga. Stesso discorso vale per le malattie professionali che hanno un’incidenza sopra la media nazionale di malattia per singolo lavoratore. Sulle silicosi, che hanno registrato un aumento notevole in Veneto passando dai 2 casi del 2022 ai 16 del 2023 tanto che, anche su nostra richiesta in Regione si sta affrontando un piano di prevenzione legato a queste patologie respiratorie. Il tema invece delle patologie muscoloscheletriche è un tema di genere, legato anche ai lavori di cura in cui sono impiegate molte lavoratrici, e che portano a patologie che si riflettono sulla qualità della vita”.

Mara Carlin, Responsabile regionale Inca per danni da lavoro: “I settori in cui si registra il numero più elevato di eventi infortunistici patrocinati da Inca Cgil sono industria ed edilizia (ca. il 60% sul totale), ma anche della sanità, tanto con le strutture ospedaliere, quanto con le Rsa. Il numero più elevato sia ha nella classe d'età 51-60, che nel 2023 fa registrare 337 casi patrocinati su 791, corrispondenti ad un 42,6% del totale. Non mancano gli infortuni intercettati tra lavoratori nella fascia d'età 61-70, pari a 94 casi nel 2023. Per quanto riguarda le malattie professionali segnalate, premesso che si tratta di numeri concernenti le segnalazioni di patologie e non il numero di lavoratori, nel 2023 si registra un incremento del numero dei casi patrocinati: da 928 casi del 2022 si passa a 968 casi nel 2023. Suddividendo le segnalazioni per genere, prevalgono quelle maschili, (65% ca. del totale delle segnalazioni). A livello Veneto, la grande maggioranza di patologie segnalate sono a carico del sistema osteomuscolare e del tessuto connettivo, imputabili alla movimentazione manuale di carichi, all'esposizione a vibrazioni al corpo intero, e al sovraccarico biomeccanico degli arti superiori. L'attività quotidianamente messa in campo dall'Inca a tutela dei lavoratori e delle lavoratrici affetti da danni alla salute, tanto in termini di infortuni, quanto in termini di patologie di natura professionale, è frutto di una costante collaborazione con medici legali e del lavoro. Purtroppo, infatti, soprattutto negli anni più recenti, il percorso per far valere la giusta tutela assicurativa ai lavoratori e alle lavoratrici, in termini di prestazioni economiche, sanitarie e riabilitative si è fatto sempre più difficile, rendendosi spesso necessario il ricorso al contenzioso amministrativo ma anche giudiziale”.

Scarica grafici degli infortuni e malattie professionali nel Veneto in Pdf

Alice Carlon - Ufficio Stampa CGIL Veneto